| Anarchia: questo termine è uno dei più usati ed abusati.
Nel senso comune esso è sinonimo di ingovernabilità, caos, disordine, confusione, mancanza di organizzazione.
In realtà Anarchia deriva dal greco, Archia significa governo, ma anche gerarchia, dominio.
Anarchia è quindi la negazione della gerarchia e del dominio. Attenzione, non di questa o quella forma del dominio, ma del dominio in quanto tale.Questa è la differenza fondamentale rispetto ad altre teorie con i quali l'anarchia condivide le origini illuministe quali il liberalismo o il marxismo i quali si propongono il superamento di un solo tipo di dominio, quello dello stato assolutista (o totalitario) il primo, quello della dominazione di classe basata sulla proprietà private dei mezzi di produzione il secondo.
Se per molti è chiaro quello contro cui gli anarchici combattono, a pochi è chiaro con cosa gli anarchici vogliano sostituire lo stato e l'attuale ordinamento sociale.
E' difatti evidente che l'opposizione e la negazione del potere in ogni ambito non può precludere ad una semplice riforma sociale, e tantomeno ad una nuova forma di governo, o non solo a questo, ma ad una rivoluzione in tutti gli ambiti della società e in tutti gli ambiti che riguardano la persona umana.
Vi sono varie correnti di pensiero nell'anarchismo, sia dal punto di vista filosofico, che dal punto di vista delle proposte sul come dovrebbe essere la futura società anarchica.
Tutte sono concordi nel voler sostituire l'attuale sistema basato sulla divisione in classi della società e sul prevalere dello stato nei confronti del cittadino,con un sistema volontario basato sul libero accordo, su contratti liberamente sottoscritti, su un sistema di scambio egualitario e (ma non sempre) sulla proprietà collettiva dei mezzi di produzione.
Lo stato verrebbe sostituito quindi da libere federazioni di comuni, e le attività economiche e sociali verrebbero autogestite dai lavoratori stessi.
In sostanza l'anarchia corrisponde ad un governo organizzato dal basso verso l'alto, senza cariche istituzionali stabili (rotazione degli incarichi), e basato sulla massima libertà per l'individuo.
La differenza con le concezioni ultrademocratiche (tipo quelle del filosofo francese Jean Jacques Rousseau) è che in queste concezioni la sovranità è del popolo,mentre secondo la concezione anarchica la sovranità rimane all'individuo, che deve mantenere la propria autonomia morale e la propria indipendenza di giudizio.
Chiarito che l'Anarchia è una filosofia propositiva, e non di mera critica distruttiva, è necessario smentire però un altro luogo comune, ovvero quello che vuole l'anarchismo un movimento minoritario, artistico, creativo, comunque poco seguito dalle masse popolari, e che non ha mai avuto alcuna applicazione pratica, insomma una utopia irrealizzabile destinata a pochi e stravaganti sognatori.
E' vero che molti artisti, pittori, musicisti, poeti si sono dichiarati anarchici, in alcuni casi sono stati militanti anarchici, il che è ovviamente tutt'altro che un male, ma anarchici ci sono in tutti gli strati sociali, e soprattutto tra i lavoratori manuali, dove i sindacati di ispirazione anarchica hanno raccolto spesso un ampio seguito, soprattutto nei paesi di lingua neolatina. In Spagna il sindacato CNT aveva raggiunto i 2 milioni di iscritti, e in Italia l'Unione Sindacale italiane il mezzo milione di aderenti.
In quanto alle applicazioni pratiche in Spagna durante la guerra civile( 1936-1939) intere regioni erano governate attraverso l'autogestione operaia e la democrazia diretta, anche se questo esperimento fu soffocato dalla tenaglia rappresentato dalla repressione stalinista da un lato e dalla pressione militare fascista dall'altro. Quello fu sicuramente il più grande esperimento di rivoluzione sociale mai avutosi nella storia, dove si sfiorò la realizzazione di una società anarchica. Ma anche in Ucraina tra il 1918 e il 1921 si sviluppò un ampio movimento di guerriglia ispirato alla pratica libertaria ed autogestionaria (machnovisna) che dovette vedersela con le armate bianche zariste e quelle rosse bolsceviche.
In Messico la guerriglia Zapatista era influenzata dalle teorie dei fratelli Magon, due liberali che erano approdati all'anarchismo e si basava su assemblee popolari e federalismo.In Europa vi furono poi tragiche e grandiose ribellioni come la Comune di Parigi (1871)e quella meno famosa di Kronstadt (1921).
Tantissime sono state le comuni autogestite e le comunità "utopiche" che nel corso del novecento hanno creato nuove forme di socialità, dai Kibbutz israeliani, alla comune di Cristiania, tuttora esistente a Copenaghen,le esperienze di municipalismo di base ispirate all'idea del teorico americano Murray Bookchin, presenti anche in Italia
Attualmente nell'esperienza neo-zapatista delle popolazioni indigene del Chiapas si possono rilevare importanti caratteristiche anarchiche, quali un sistema di democrazia diretta, l'unanimità nel processo decisionale, il rifiuto del potere quale fine dell'azione politica, il rifiuto di militarizzare la lotta, la rotazione degli incarichi.
Al di là dei pregiudizi e dei luoghi comuni, l'anarchia vive.....
Fraintendimento popolare dell'anarchico tipico - Veri anarchici nella vita reale
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