che cos'è l'anarchia

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Gige
icon1  view post Posted on 28/5/2005, 14:39




Anarchia: questo termine è uno dei più usati ed abusati.

Nel senso comune esso è sinonimo di ingovernabilità, caos, disordine, confusione, mancanza di organizzazione.

In realtà Anarchia deriva dal greco, Archia significa governo, ma anche gerarchia, dominio.

Anarchia è quindi la negazione della gerarchia e del dominio. Attenzione, non di questa o quella forma del dominio, ma del dominio in quanto tale.Questa è la differenza fondamentale rispetto ad altre teorie con i quali l'anarchia condivide le origini illuministe quali il liberalismo o il marxismo i quali si propongono il superamento di un solo tipo di dominio, quello dello stato assolutista (o totalitario) il primo, quello della dominazione di classe basata sulla proprietà private dei mezzi di produzione il secondo.

Se per molti è chiaro quello contro cui gli anarchici combattono, a pochi è chiaro con cosa gli anarchici vogliano sostituire lo stato e l'attuale ordinamento sociale.

E' difatti evidente che l'opposizione e la negazione del potere in ogni ambito non può precludere ad una semplice riforma sociale, e tantomeno ad una nuova forma di governo, o non solo a questo, ma ad una rivoluzione in tutti gli ambiti della società e in tutti gli ambiti che riguardano la persona umana.

Vi sono varie correnti di pensiero nell'anarchismo, sia dal punto di vista filosofico, che dal punto di vista delle proposte sul come dovrebbe essere la futura società anarchica.

Tutte sono concordi nel voler sostituire l'attuale sistema basato sulla divisione in classi della società e sul prevalere dello stato nei confronti del cittadino,con un sistema volontario basato sul libero accordo, su contratti liberamente sottoscritti, su un sistema di scambio egualitario e (ma non sempre) sulla proprietà collettiva dei mezzi di produzione.

Lo stato verrebbe sostituito quindi da libere federazioni di comuni, e le attività economiche e sociali verrebbero autogestite dai lavoratori stessi.

In sostanza l'anarchia corrisponde ad un governo organizzato dal basso verso l'alto, senza cariche istituzionali stabili (rotazione degli incarichi), e basato sulla massima libertà per l'individuo.

La differenza con le concezioni ultrademocratiche (tipo quelle del filosofo francese Jean Jacques Rousseau) è che in queste concezioni la sovranità è del popolo,mentre secondo la concezione anarchica la sovranità rimane all'individuo, che deve mantenere la propria autonomia morale e la propria indipendenza di giudizio.

Chiarito che l'Anarchia è una filosofia propositiva, e non di mera critica distruttiva, è necessario smentire però un altro luogo comune, ovvero quello che vuole l'anarchismo un movimento minoritario, artistico, creativo, comunque poco seguito dalle masse popolari, e che non ha mai avuto alcuna applicazione pratica, insomma una utopia irrealizzabile destinata a pochi e stravaganti sognatori.

E' vero che molti artisti, pittori, musicisti, poeti si sono dichiarati anarchici, in alcuni casi sono stati militanti anarchici, il che è ovviamente tutt'altro che un male, ma anarchici ci sono in tutti gli strati sociali, e soprattutto tra i lavoratori manuali, dove i sindacati di ispirazione anarchica hanno raccolto spesso un ampio seguito, soprattutto nei paesi di lingua neolatina. In Spagna il sindacato CNT aveva raggiunto i 2 milioni di iscritti, e in Italia l'Unione Sindacale italiane il mezzo milione di aderenti.

In quanto alle applicazioni pratiche in Spagna durante la guerra civile( 1936-1939) intere regioni erano governate attraverso l'autogestione operaia e la democrazia diretta, anche se questo esperimento fu soffocato dalla tenaglia rappresentato dalla repressione stalinista da un lato e dalla pressione militare fascista dall'altro. Quello fu sicuramente il più grande esperimento di rivoluzione sociale mai avutosi nella storia, dove si sfiorò la realizzazione di una società anarchica. Ma anche in Ucraina tra il 1918 e il 1921 si sviluppò un ampio movimento di guerriglia ispirato alla pratica libertaria ed autogestionaria (machnovisna) che dovette vedersela con le armate bianche zariste e quelle rosse bolsceviche.

In Messico la guerriglia Zapatista era influenzata dalle teorie dei fratelli Magon, due liberali che erano approdati all'anarchismo e si basava su assemblee popolari e federalismo.In Europa vi furono poi tragiche e grandiose ribellioni come la Comune di Parigi (1871)e quella meno famosa di Kronstadt (1921).

Tantissime sono state le comuni autogestite e le comunità "utopiche" che nel corso del novecento hanno creato nuove forme di socialità, dai Kibbutz israeliani, alla comune di Cristiania, tuttora esistente a Copenaghen,le esperienze di municipalismo di base ispirate all'idea del teorico americano Murray Bookchin, presenti anche in Italia

Attualmente nell'esperienza neo-zapatista delle popolazioni indigene del Chiapas si possono rilevare importanti caratteristiche anarchiche, quali un sistema di democrazia diretta, l'unanimità nel processo decisionale, il rifiuto del potere quale fine dell'azione politica, il rifiuto di militarizzare la lotta, la rotazione degli incarichi.

Al di là dei pregiudizi e dei luoghi comuni, l'anarchia vive.....

Fraintendimento popolare dell'anarchico tipico - Veri anarchici nella vita reale
 
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BoddahNightmare
view post Posted on 31/5/2005, 19:35




povero gigetto, non se lo caga nessuno!!

Comunque..l'anarchia può esistere o no, dipende dal sogetto..
potrebbe esistere tra persone con un certo livello mentale, perchè l'essere anarchico per molti è sempre stato simbolo di delinquenza, teppistaggine, violenza ecc...ma molte persone che appunto dicono di essere anarchiche e fanno tutto senza scrupolo e morale, spesso non si rendono conto che si contraddicono..senza ricordare che la "legge morale" dell'anarchia, dice si, di essere liberi..MA anche di rispettare tutti gli altri.

Non so se mi sono spiegata, cmq..non bacchettatemi!
 
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Gige
view post Posted on 31/5/2005, 22:11




hai perfettamente ragione!
 
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Close to me
view post Posted on 17/6/2005, 00:13




è l'utopia per eccellenza.
 
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BoddahNightmare
view post Posted on 17/6/2005, 12:38




CITAZIONE (Close to me @ 17/6/2005, 01:13)
è l'utopia per eccellenza.

ti uccidoooo!



 
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farmakon
view post Posted on 17/6/2005, 17:40




Utopia. Forse per questo affascina tanto
 
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anarkia12
view post Posted on 17/7/2005, 11:48




L'anarchia è ricerca della perfezione, ma non una società perfetta. Molti piccoli uomini non sono in grando di concepire tale idea.

L'anarchia è la cosa più facile da fare, difficili sono da fare gli anarchici: praticamente sono la meta della meta di quei pochissimi che si portano una *A* dietro...

L'uomo ha spesso il vizio di credere nell'impossibile ma non nell'improbabile (come disse nn so chi?!?).

Attualmente l'Anarchia è un utopia e gli anarchici sono utopisti perché sanno che nella loro vita non vedranno mai una società anarchica, ma ugualmente la professano. In futuro probabilmente sarà diverso.
 
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basstab
view post Posted on 17/7/2005, 12:56




CITAZIONE (anarkia12 @ 17/7/2005, 12:48)
In futuro probabilmente sarà diverso.

il cazzo.

Anche Karl Marx diceva lo stesso, ma una società socialista io non l'ho ancora vista.
 
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_LokY_Agony_
view post Posted on 17/7/2005, 13:06




konkordo
 
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St_EnigmA
view post Posted on 17/7/2005, 13:08




Perchè anche quella purtroppo lo è...
Secondo il comunismo, per esempio, tutti dovrebbero avere le stesse ricchezze. Peccato che è difficile impostare un governo del genere...
In Russia Stalin aveva trasformato quel governo in una dittatura perchè il potere era tutto incentrato nelle sue mani. Per una forma politica perfetta bisognerebbe avere o politici giusti (non egoisti) oppure non averne.

Non so voi, ma credo che la razza del politico giusto non sia mai esistita...
E purtroppo anche l'anarchia è irrealizzabile... Troppe persone, credendosi furbe, rovinerebbero tutto.
Ecco che tra queste scelte, la democrazia, sebbene corrotta, egoista, per niente imparziale e controllata solo da potenti, risulta la forma di governo più stabile

Questo in IMO
 
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anarkia12
view post Posted on 17/7/2005, 20:05




Per la società anarchica è abbastanza diverso dal Marxismo.

Prima di tutto esistono paesi socialisti, solo che la sinistra è andata al potere democraticamente quindi esiste sempre una forte opposizione.

Il marxismo si blocca sempre alla fase statale perché il popolo non può fare a meno dello stato.

Tutte le idee sono irrealizzabili se non c'è una maggioranza che le sostiene, sia marxismo quanto capitalismo quanto altre cavolate...

Irrealizzabile si, nella società di oggi: quando il capitalismo peggiorera seriamente la nostra società le cose cambieranno...ora è presto
 
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basstab
view post Posted on 17/7/2005, 20:55




CITAZIONE (anarkia12 @ 17/7/2005, 21:05)
Per la società anarchica è abbastanza diverso dal Marxismo.

Prima di tutto esistono paesi socialisti, solo che la sinistra è andata al potere democraticamente quindi esiste sempre una forte opposizione.

Il marxismo si blocca sempre alla fase statale perché il popolo non può fare a meno dello stato.

Tutte le idee sono irrealizzabili se non c'è una maggioranza che le sostiene, sia marxismo quanto capitalismo quanto altre cavolate...

Irrealizzabile si, nella società di oggi: quando il capitalismo peggiorera seriamente la nostra società le cose cambieranno...ora è presto

1)non esistono paesi socialisti, o perlomeno, non come quelli concepiti da Marx (leggiti qualcosa se non mi credi).
2)In tutti i paesi socialisti, il potere lo hanno raggiunto con una guerra o una rivoluzione. Democraticamente un bel cavolo.
3)No, il popolo potrebbe fare a meno dello stato. Il punto è che poi i politici ci mangiano e lo stato lì resta.
4)riprendendo il tuo ragionamento, l'anarchia si raggiunge solo con l'unanimità. altrimenti non sarebbe anarchia visto che la minoranza si potrebbe organizzare in una società. O tu vedi l'anarchia come una continua guerra civile?
5)Non ti sembra già abbastanza a puttane il mondo? cosa vuoi? una gurra nucleare?
 
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anarkia12
view post Posted on 18/7/2005, 00:29




Sui primi due punti hai ragione, sono stato impreciso, ho sbagliato.

Sul terzo punto non concordo: non è vero che potremmo fare a meno dello stato e che esiste solo per colpa dei politici. Se non esistesse uno stato sarebbe il kaos tutti farebbero quel cazzo che vogliono e puoi facilmente immaginare il resto. Attualmente non è possibile l'anarchia per colpa delle "masse" oltre che dei potenti.

Sul punto 4 e 5 non capisco cosa c'entri la guerra nucleare o il vedere l'anarchia come una continua guerra civile...io sono la persona meno oppressiva al mondo e le mie parole non sono da meno...mi hai frainteso...
 
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basstab
view post Posted on 18/7/2005, 08:56




semplicemente non hai capito ciò che intendo.

Chiarimento del punto 4
L'anarchia è solo ed esclusivamente l'assenza di un ordine precostituito che da una teorica uguaglianza a tutti. Correggimi se erro.

Per cui, se esiste una società non può essere anarchia. E questa società può essere minoritaria, ma esistere. E annullare così il concetto di anarchia. Per cui se per il socialismo la maggioranza è assoluta (50%+1) per l'anarchia si cerca, inevitabilmente, l'unanimità.
E se esistono piccole società, l'anarchico violento, per garantire l'anarchia, le distrugge. E questo non si chiama forse guerra civile?

Chiarimento del punto 5:
Tu hai scritto "quando il capitalismo peggiorera seriamente la nostra società le cose cambieranno...".
Bene.
Spiegami allora cosa dovrebbe fare d'altro. l'unica cosa che manca è la guerra nucleare per il mio modo di vedere. Tutte le altre ingiustizie (sporattutto sociali) sono già state perpetrate.
 
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anarkia12
view post Posted on 18/7/2005, 11:05




Non ti ho ben compreso ancora sul punto 4:

Rispiega il "Perché una società anarchica non può esistere?"

Per il punto 5:

Le conseguenze del capitalismo sono:

- Concentramento di capitali (ci sono persone che sono ricchissime);
- Disuguaglianze sociali (Molti ricchi e molti poveri, la fascia media sparisce: come oggi in USA cosi domani in europa);
- Danni ambientali (tipico nell'individualismo capitalista);
- Distruzione di culture minoritarie;
- Migrazioni di massa da parte della popolazione del 3° mondo verso il nostro (una situazione che ci coglie impreparati dover aiutare migliaia di immigrati al giorno!!!)

Il capitalismo è un idea vecchia di due secoli, ma a mio parere si è applicata seriamente solo negli ultimi 60anni causa le due guerre mondiali ecc. Dopo 60 anni siamo così, con meta del mondo che muore di fame, gente che per scappare via dall'africa si farebbe il mediterraneo a nuoto, l'europa che mira a diventare come la società USA senza fascia medio borghese, squilibri ambientali di ogni tipo!!! E tra altri 60 anni come sarà??

CREDO PEGGIO DI UNA GUERRA NUCLEARE!!! CREDO CHE OGNI UOMO CHE AMA LA VITA, AMA LA SUA TERRA, E TIENE ALLA LIBERTA NON PUO FARE A MENO DI SCHIERARSI CONTRO IL CAPITALE. POI COMUNISMO, ANARCHIA, FASCISMO, DEMOCRAZIA SONO SOLO MANIFESTAZIONI DELLA VOLONTA DEL POPOLO, ALLA FINE SIAMO TUTTI ACCOMUNATI CONTRO IL CAPITALE E I SUOI CRIMINI.

Edited by anarkia12 - 18/7/2005, 12:08
 
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